L’intervento si esegue sempre in anestesia generale. Si introduce in utero atraverso il canale cervicale uno strumento chiamato isteroiniettore per mobilizzare l’utero ed eseguire successivamente la salpingocromoscopia. Si pratica una piccola incisione a livello dell’ombelico, attraverso il quale con l’apposito ago di Verres è introdotto del gas nell’addome. Questo gas permette di separare gli organi pelvici tra loro e dalla parete addominale, consentendo un’adeguata visione. Successivamente attraverso la stessa incisione ombelicale viene introdotto il laparoscopio. La salpingocromoscopia verifica se le tube sono aperte o chiuse e la loro morfologia. Tale test consiste nell'iniettare attraverso il canale cervicale dell’'utero del colorante (indaco carminio) e, quindi, di osservare attraverso il laparoscopio il passaggio del colorante attraverso le tube e la sua fuoriuscita nella cavità addominale.
Eventualmente attraverso piccole incisioni sovrapubiche si introducono gli strumenti necessari per eseguire una laparoscopia operativa.
A fine intervento il gas viene fatto uscire completamente dall’addome e si applicano i punti di sutura (filo riassorbibile) sulle incisioni addominali.
La laparoscopia diagnostica richiede 20 minuti circa, mentre la laparoscopia operativa può durare anche molto di piu’ a seconda della complessità dell’intervento.
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